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“E allora le foibe?”

“E allora le foibe?”
Nei giorni a ridosso del 10 febbraio, Giorno del ricordo – scadenza che ha attestato la narrazione della storia del confine orientale sulle posizioni dell’estrema destra – ogni anno non mancano discussioni e polemiche. Si tratta infatti di una ricorrenza che, pur propugnando una “memoria condivisa”, è di fatto un’occasione per celebrare le vittime fasciste della Seconda guerra mondiale. A rinfocolare le solite polemiche quest’anno è l’uscita di un libro – ma sarebbe forse meglio definirlo un opuscolo – dello storico free lance e documentarista Eric Gobetti. Laterza ha confezionato un testo che, più che a fare il punto sugli... Leggi tutto

Nazionalismo: cancro dei popoli

Nazionalismo: cancro dei popoli
Il titolo sopra è lo stesso apparso in uno degli striscioni presenti al corteo antifascista di domenica 7 febbraio alle Vallette. Forse basterebbe per dare il senso dell’iniziativa. Ovviamente non basta ma vale la pena ricordare che l’essenziale è tutto lì. Il corteo è promosso dai “Soliti ragazzi del quartiere” e da altri antifascisti torinesi, che quest’anno hanno voluto fosse il culmine di una settimana di informazione e lotta. I fascisti hanno indetto un corteo presso il villaggio Santa Caterina, la zona di case popolari che dagli anni Cinquanta ospita un folto gruppo di esuli istriani e dalmati. Per i... Leggi tutto

Sulla memoria dell’esodo istriano e dei “rimasti”

Sulla memoria dell’esodo istriano e dei “rimasti”
Lo scopo di questa pagina sulla “Giornata del ricordo” Mentre le istituzioni rievocano il 10 febbraio 1947 celebrando il mito dell’”italiano vittima innocente” della malvagità slava, vogliamo far notare ai lettori di “UN” che la realtà è molto più complessa. Rifiutiamo perciò la visione appiattita e strumentale del neonazionalismo che unisce quasi tutti i partiti. Forniamo quindi informazioni concrete sull’esodo istriano e suggerimenti di lettura valorizzando una stimolante intervista alla storica Gloria Nemec. Buona lettura!   1. Come ti sei avvicinata alla storia dell’esodo dei giuliano-dalmati? Da studiosa di storia sociale, ho lavorato sul campo dei processi collettivi e di... Leggi tutto

Le tappe dell’esodo istriano (1943-1956)

Le tappe dell’esodo istriano (1943-1956)
I numeri dei profughi italiani dall’Istria, Fiume e Dalmazia hanno costituito un cavallo di battaglia per tutti coloro che hanno presentato pubblicamente il fatto storico, in particolare per chi ha speculato su questo distacco doloroso per fini nazionalistici e revanschisti. La rivincita (revanche) è stata invocata a più riprese da chi si illudeva di una possibile guerra tra Italia e Jugoslavia e poi tra Occidente e Oriente, un conflitto in cui Trieste avrebbe dovuto essere il pretesto, il bottino e il perno. Le prime stime si aggiravano su poco più di 200.000 unità. Poi il livello è stato portato a... Leggi tutto

Il Grillo e il reddito di cittadinanza

Il Grillo e il reddito di cittadinanza
Nel disegno di legge presentato dal Mov. 5 Stelle, si legge che il “reddito di cittadinanza finalizzato a contrastare la povertà, la disuguaglianza e l’esclusione sociale nonché a favorire la promozione delle condizioni che rendono effettivo il diritto al lavoro e alla formazione attraverso politiche finalizzate al sostegno economico e all’inserimento sociale di tutti i soggetti in pericolo di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro. Il Reddito di cittadinanza è istituito su tutto il territorio nazionale allo scopo di promuovere le condizioni che rendano effettivo il diritto al lavoro e alla sua libera scelta, all’istruzione, all’informazione, alla cultura... Leggi tutto

Senza servi, niente padroni

Senza servi, niente padroni
Renzi ha calato le sue carte. Carte pesanti che incideranno nel profondo nella carne viva di chi, per vivere, deve lavorare. Nel nostro paese i numeri dei disoccupati, dei precari, dei senza casa, dei senza futuro non sono statistica ma innervano il tessuto sociale, attraversando le vite di chi deve fare i conti con i fitti non pagati, le rate che scadono, le bollette sempre più care, la spesa per i figli a scuola. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Quest’anno gli asili – troppo cari – non si sono riempiti; i malati rinunciano alle cure e alla... Leggi tutto