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Razzismo in appalto. Condizioni disumane nel CPR di via Corelli a Milano.

Razzismo in appalto. Condizioni disumane nel CPR di via Corelli a Milano.
Da tempo il CPR di Via Corelli a Milano è stato al centro dell’attenzione come uno dei luoghi simbolo della detenzione illegale degli immigrati, così come è stato uno degli obiettivi di tante manifestazioni di protesta ed iniziative di lotta milanesi e nazionali. Negli anni si sono susseguite denunce sulle condizioni di vivibilità e sviluppate inchieste, pur nelle difficoltà di acquisire informazioni sulle reali condizioni di vita, data la difficoltà per gli esterni di agibilità nel centro, sia associazioni che singoli. Recentemente in una inchiesta di “Altraeconomia” è stata data voce ai lavoratori della Martinina Srl, società che gestisce la... Leggi tutto

Più galera per tutti (i migranti)

Più galera per tutti (i migranti)
Il governo Meloni ha scelto ancora una volta una cornice simbolica per annunciare nuovi provvedimenti repressivi contro i migranti. La prima volta era stata a Cutro, dove si era appena consumata una nuova strage di Stato, in questa occasione ha scelto Lampedusa dove da mesi si sta creando a tavolino l’emergenza stipando chi arriva sull’isola. Gli obiettivi del governo sono due e ricalcano le politiche di tutti i governi precedenti. La prima è il blocco delle partenze, pagando i governanti dei paesi di emigrazione e transito. Non le sarà facile, specie se mira a far pagare all’UE o persino all’ONU... Leggi tutto

Livorno antirazzista e solidale

Livorno antirazzista e solidale
IL GOVERNO OSTACOLA I SOCCORSI IN MARE – LIVORNO SOLIDALE E ANTIRAZZISTA SALUTA L’ARRIVO DELLA LIFE SUPPORT E DELLA SEA EYE 4 La mattina di oggi, 22 dicembre, al molo 75 del porto di Livorno è attraccata la Life Support di Emergency con a bordo 142 naufraghi. Dalle 6.30 di stamani a pochi metri dalla banchina alcune decine di persone hanno animato un presidio spontaneo in solidarietà con i naufraghi. Alcuni striscioni sono stati esposti al presidio e al monumento dei Quattro Mori. Questa notte alcunx antirazzistx hanno appeso sul muro del Molo Novo, la diga foranea del porto di... Leggi tutto

Stato assassino. Il caso di Wissem Abdel Latif.

Stato assassino. Il caso di Wissem Abdel Latif.
Lo Stato italiano sequestra, ghettizza e tortura le persone fino alla morte. Lo denunciamo ogni giorno ed il caso di Wissem Abdel Latif, 26 anni, ne è un esempio lampante. L’anno scorso il Giudice di Pace di Siracusa sospendeva l’esecutività del decreto di respingimento e del provvedimento di trattenimento presso il CPR di Ponte Galeria, provvedimenti emessi dal Questore di Siracusa il 13 ottobre 2021. Wissem non ne ha avuto mai notizia dalle istituzioni italiane. E’ rimasto ricoverato in stato di contenzione a Roma, prima all’ospedale Grassi di Ostia e dopo al San Camillo; non viene ricoverato in regime di... Leggi tutto

Omicidio di stato al CPR di Ponte Galeria

Omicidio di stato al CPR di Ponte Galeria
Wissem Abdelatif è un tunisino di 26 anni nato a Kebili. La città sorge sull’ultima oasi prima del Sahara, nel sud della Tunisia. E’ una città povera. Wissem l’ha lasciata per andare a lavorare in un supermercato a Tunisi. Quando il supermercato dove lavorava chiude e lui legge sui giornali che con la crisi derivante dal Covid-19 moltissimi tunisini stavano partendo per l’Italia, decide di imbarcarsi anche lui. Arriva in Italia, a Lampedusa, il 2 ottobre in un gommone con altri 68 tunisini. Viene mandato a fare la quarantena Covid nella nave della GNV al largo di Augusta fino al... Leggi tutto

Dalla Manica al Mediterraneo basta sgomberi e violenze dei governi!

Dalla Manica al Mediterraneo basta sgomberi e violenze dei governi!
SOLIDARIETÀ ALLE PERSONE MIGRANTI! BASTA MORTI NEI CPR, CHIUDERE I NUOVI LAGER! LIBERTÀ PER EMILIO! Ci uniamo alle iniziative di solidarietà e di lotta contro le frontiere che in questi giorni si tengono in tutto il mondo. Come ogni anno la giornata del 18 dicembre mostra come solo l’azione diretta, il mutuo appoggio, la solidarietà possano spezzare la catena di violenza, sfruttamento e oppressione che schiaccia le vite di milioni di persone migranti nel mondo. Non possono certo farlo le Convenzioni delle Nazioni Unite che restano lettera morta per oltre 30 anni, non possono essere gli Stati che – come... Leggi tutto

I CPR uccidono ancora

I CPR uccidono ancora
Due settimane fa, Abdel Latif, ventiseienne tunisino, è stato trovato morto, legato al letto, all’Ospedale san Camillo di Roma, dopo essere stato relegato su una nave quarantena e rinchiuso nel CPR di Ponte Galeria, a Roma. Il 7 dicembre 2021 un ragazzo è morto pare suicida dentro il CPR di Gradisca d’Isonzo, il terzo morto in meno di due anni di riapertura. Riportiamo l’articolo tratto dal sito https://nofrontierefvg.noblogs.org/post/2021/12/09/testimonianze-dal-cpr-di-gradisca-a-due-giorni-dalla-morte-di-r/ La redazione web Testimonianze dal CPR di Gradisca, a due giorni dalla morte di R. Ieri, 8 dicembre 2021, alcune decine di solidali hanno deciso di ritrovarsi sotto le mura del CPR... Leggi tutto

Fronti di guerra. Frontiere, CPR, prigioni libiche, missioni all’estero

Fronti di guerra. Frontiere, CPR, prigioni libiche, missioni all’estero
La linea invisibile I confini sono linee tracciate sulle mappe. In mare, in montagna, tra i boschi sono invisibili, fatti di nulla. Solo uomini e donne in armi li rendono veri, solo gli eserciti trasformano quei sottili tratti neri nella barriera che separa i salvati dai sommersi, chi ha la libertà di muoversi e chi non ce l’ha. Il Mediterraneo è da decenni un enorme sudario azzurro che avvolge e inghiotte le vite di migliaia di uomini, donne e bambini in viaggio. Chi lucra sulle loro vite, chi li tortura e li ricatta nelle prigioni libiche lo fa con il... Leggi tutto

Free(k) Pride a Torino. Contro padre, patria e padrone

Free(k) Pride a Torino. Contro padre, patria e padrone
Sabato 10 luglio migliaia di corpi liberi e soggettività critiche hanno attraversato il centro cittadino da piazza Castello a piazza Arbarello, parlando d’aborto e cattofascisti davanti alla Regione, frocizzando per strada il monumento a Pietro Micca ed approdando all’ufficio d’igiene con un intervento sulla salute. Poi alla chiesa della (S)consolata, dove l’imponente schieramento di sbirri non ha impedito preghiere blasfeme e interventi di denuncia. Lasciato il centro, la successiva tappa della via frocis è stata a Porta Palazzo, dove si è parlato di migrazioni, CPR e riqualificazioni escludenti. Si sono poi guadagnate le rive della Dora in corso di gentrificazione,... Leggi tutto

Musa: omicidio di stato al CPR di Torino (agg.al 25 maggio)

Musa: omicidio di stato al CPR di Torino (agg.al 25 maggio)
Musa Balde aveva 23 anni. Nella notte tra sabato e domenica, è morto nel CPR. Il 9 maggio era a Ventimiglia, fuori da un supermercato dove cercava di racimolare qualche soldo. Tre uomini lo assalgono a calci, pugni e sprangate. Qualcuno fa un video: Musa è a terra, rannicchiato mentre i tre infieriscono su di lui. Una vicenda di violenza razzista come tante: solo la diffusione delle immagini impedisce che il silenzio cali sulla sua storia, perché quelli come Musa raramente hanno la possibilità di raccontare ed essere creduti. Va da se che i media danno ampio spazio alla versione... Leggi tutto

Sardegna. Confinamenti, rivolte e solidarietà

Sardegna. Confinamenti, rivolte e solidarietà
Un giorno chiesi al fabbro che stava lavorando in casa cosa ne pensasse della delibera del Comune che faceva del centro storico di Orani un unico progetto di pergolato tra le case. La risposta che mi diede vale per ogni legge, delibera o norma sancita da una autorità “Vale se la sentiamo, altrimenti rimane li'”. Era sentita la pandemia: mettersi la mascherina, stare a casa, mantenere, qui in Barbagia, quegli scambi interni davvero a km O, baratti, accordi e comportamenti di paese che non sono mai cambiati nella sostanza – ma solo nella forma. Non era sentita l’apertura di luglio... Leggi tutto

Nuovo decreto sicurezza: non cambia nulla

Nuovo decreto sicurezza: non cambia nulla
Il governo più “a sinistra” della storia italiana ha dichiarato di aver abolito i decreti sicurezza di Salvini. «I decreti propaganda/Salvini non ci sono più» ha dichiarato uno Zingaretti soddisfatto. «Verso un paese con più diritti ed umanità» ha scritto Peppe Provenzano, mentre Orlando sostiene che si sia riorganizzata l’accoglienza «per promuovere l’integrazione e garantire la sicurezza per tutti». Insomma, mancano solo le campane a festa e le sfilate dei caroselli per strada. Tutto ciò sarebbe bello se solo fosse vero, anche solo in parte, ma la verità che si pone di fronte ai nostri occhi è un’altra ed è... Leggi tutto

Un altro morto al Cpr di Gradisca

Un altro morto al Cpr di Gradisca
Riceviamo e diffondiamo la notizia della seconda morte nel CPR di Gradisca. Ci dicono che un ragazzo albanese è rimasto senza vita e che un ragazzo marocchino al momento è ricoverato in terapia intensiva nell’ospedale di Gorizia. Circolano varie versioni dei fatti. Durante il primo pomeriggio ci sono state rivolte nella zona rossa del CPR; la notizia della morte si sta diffondendo tra le varie zone della struttura, da dove ci raccontano che nella zona rossa è stato bruciato un materasso. Nella zona blu, quella dove si trovavano i due ragazzi, sono stati sequestrati tutti i cellulari. Quello che sappiamo con certezza è che, dopo solo sei mesi dalla morte di... Leggi tutto

Sciopero della fame, autolesionismo e tentate rivolte nel CPR

Sciopero della fame, autolesionismo e tentate rivolte nel CPR
“Loro mi hanno cambiato la vita e la testa. Ti fanno andare fuori di testa. Rovinano la gente, ti fanno cose brutte . Vedo alla telecamera mia madre e piange, la mia compagna e piange, tutti stanno male per me. Vedo solo brutto ormai, faccio una cosa brutta, sono stufo, non ce l’ho più la forza”. A parlare è un giovane ragazzo, chiuso nel CPR di Gradisca, ci racconta di essere papà di una figlia di 4 mesi che non è mai riuscito a vedere e che non è nemmeno mai riuscito ad avere colloqui di persona con la... Leggi tutto

Corteo antirazzista a Torino

Corteo antirazzista a Torino
Sabato 27 giugno. Non è bastato l’imperversare di un violento acquazzone ad impedire che centinaia di persone si muovessero per Torino allo scopo di opporsi apertamente al razzismo ideologico così come a quello istituzionale, il rinnovamento della guerra fra poveri che passa anche da processi di razzializzazione ed emarginazione, la militarizzazione dei territori e la violenza bruta della polizia al servizio di un potere oppressivo e sfruttatore. Il dinamico e rumoroso corteo partito da piazza Castello, ha attraversato a passo spedito diverse vie del centro cittadino per poi concludersi al mercato di Porta Palazzo, luogo fulcro dell’assedio gentrificatore e teatro... Leggi tutto
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