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Il greenwashing dell’Unione europea. Gli aumenti del prezzo delle bollette.

Il greenwashing dell’Unione europea. Gli aumenti del prezzo delle bollette.
È indubbiamente anomalo che un ministro in carica annunci l’aumento del prezzo delle bollette della luce. Neanche quando l’ENEL era il monopolista del settore ed era direttamente controllato dal governo, si è mai sentito un ministro fare un’affermazione del genere: si preferiva lasciare all’utenza la sorpresa dell’aumento del prezzo e si evitavano contraccolpi in termini di consenso politico. Oltre alla preoccupazione di chi sarebbe stato strangolato dagli aumenti, ha perciò destato stupore il fatto che l’annuncio che le bollette della luce sarebbero aumentate del 40% fosse stato fatto dal Ministro per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani. Che l’annuncio giungesse a... Leggi tutto

Un mondo di rifiuti

Un mondo di rifiuti
Fino a circa dieci anni fa, teneva ricorrentemente banco sulle prime pagine dei media la cosiddetta “emergenza rifiuti” della Campania. La cosa era iniziata, di fatto, (almeno) alla fine degli anni ottanta del secolo scorso: da un lato, il sottosuolo tra le zone tra Napoli e Caserta veniva riempito all’inverosimile di rifiuti tossici di origine industriale, dall’altro, le città campane erano più volte all’anno sommerse dai rifiuti solidi urbani. Quest’ultima cosa era la più appariscente ma la prima, indubbiamente, era invece la più pericolosa per la salute de* cittadin* ed a tutt’oggi il problema persiste, di fronte al fatto che... Leggi tutto

Non calpestare questa terra, se non la rispetterai

Non calpestare questa terra, se non la rispetterai
In una valle del nord-ovest d’Italia è stato ideato un progetto faraonico per traforare la montagna e collegare Torino a Lione con un treno ad alta velocità. In quella valle dall’inizio dei lavori è però nata un’opposizione che prosegue ormai da anni e la premessa assomiglia molto all’incipit delle storie di Asterix e Obelix. Analogamente alla resistenza del villaggio gallico dei fumetti contro i Romani, in Val di Susa il popolo No Tav deve fronteggiare partiti, magistratura, forze dell’ordine e media. L’11 marzo del 1995 si tenne a Firenze la prima manifestazione contro l’alta velocità, con delegazioni da tutto il... Leggi tutto

L' ambientalismo senza la lotta di classe è giardinaggio

L' ambientalismo senza la lotta di classe è giardinaggio
Oggi come ieri, siamo contrari allo sfruttamento del Capitale sull’ Ambiente , dell’ uomo sull’ uomo, .  Oggi come ieri, siamo al fianco di chi lavora e soffre, rischiando la vita ogni giorno per dare la dignità di un pasto ed un istruzione ai propri figli, ed alla propria famiglia.  Dalla parte del più debole, di chi non ha voce o forse non la alza abbastanza o peggio non può usarla perché vive sotto il ricatto occupazionale.  Dalla parte degli sfruttati che sia l uomo oppure la natura che ci accoglie, la terra che calpestiamo, l acqua che beviamo, l... Leggi tutto

Conflitto ambiente e lavoro

Conflitto ambiente e lavoro
L’esigenza di reddito soggiace, soprattutto nelle zone più povere, su una grossa contraddizione, quella che vede contrapposte, e impunemente messe sullo stesso piano, tre questioni difficilmente conciliabili in una società a capitalismo avanzato come quella nella quale viviamo; la salute, l’ambiente e il lavoro. Inconciliabili in quanto la logica del profitto “a tutti i costi” tende a risparmiare invece sui costi dell’impatto ambientale e su quelli del lavoro (compresa la sicurezza), generando conflitti spesso insanabili. Da un lato l’esigenza primaria del reddito, che diventa incomprimibile in assenza dei servizi garantiti e che anzi cresce di pari passo con la dismissione... Leggi tutto

Meridione e rivalsa ambientale

Meridione e rivalsa ambientale
Molte piazze in Italia si sono riempite di colore e voglia di fare, cartelli fantasiosi e slogan hanno fatto da sfondo ad un momento di partecipazione genuino. Lo stesso si può dire per le piazze molto partecipate in Calabria nei capoluoghi di provincia e nei centri maggiori, anche qui molto colore e tanto entusiasmo. Di là dei facili criticismi sterili sul senso complessivo di questo tipo di mobilitazioni, esse hanno il merito di aver indicato un nervo scoperto, una contraddizione insanabile della nostra contemporaneità, il fatto che il sistema Terra è un sistema chiuso e che lo sviluppo industriale, più... Leggi tutto

Essenza del capitalismo e disastro mondiale

Essenza del capitalismo e disastro mondiale
La crisi ecologica che stiamo vivendo globalmente è il prodotto diretto del capitalismo:‭ ‬un modo di produzione basato non sul soddisfacimento dei bisogni di individui e comunità ma sullo sfruttamento del lavoro dei più e sulla distruzione delle risorse naturali per il profitto della classe dominante. Il capitalismo si basa sulla trasformazione di qualsiasi risorsa e del lavoro umano in merce,‭ ‬il cui valore di scambio è slegato dal valore d’uso.‭ ‬La produzione di merce non segue nessuna razionalità se non quella interna alla logica del capitale.‭ ‬Pensiamo,‭ ‬ad esempio,‭ ‬al settore tessile,‭ ‬uno dei settori che è stato alla... Leggi tutto

Il clima sta cambiando

Il clima sta cambiando
Emerge finalmente un consenso scientifico su come i cambiamenti climatici siano il risultato del capitalismo industriale con gravi conseguenze per la vita sulla terra. Gli sforzi delle Corporations nel corrompere scienziati affinché affermino il contrario stanno avendo sempre meno spazio; ciò è particolarmente significativo alla luce del fatto che molti ricercatori dipendono dalle industrie. Piuttosto che concentrarsi sulla distruttività del capitalismo stesso, i governi e gli ambientalisti liberali sollecitano le aziende a far fronte alle loro responsabilità rispetto ai cambiamenti climatici (1). Se realmente prestassimo attenzione a ciò che ci dicono gli scienziati sul riscaldamento globale, i dispositivi di allarme... Leggi tutto

Idai e Greta

Idai e Greta
“Faccio questo perché voi adulti mi state rubando il futuro”. Il clima, negli ultimi trent’anni, è stato uno degli argomenti fondamentali del discourse occidentale. La politica (post) industriale portata avanti dai grandi padroni, con l’avallo di governi di ogni tipo e di ogni paese, sta mettendo in ginocchio la condizione climatica del nostro pianeta. I riferimenti all’ecologia sono presenti in qualsiasi comizio elettorale, frequentemente di partiti vicino al centro sinistra. Serie tv, film, programmi televisivi, inchieste di ogni tipo conducono sempre alla stessa tesi: il pianeta non ha più le forze di resistere al suo sfruttamento. Da poco meno di... Leggi tutto

Prospettive d’intervento dell’anarchismo federato

Prospettive d’intervento dell’anarchismo federato
1. Mantenere e rafforzare il nostro intervento contro il governo con un’iniziativa complessiva capace di contrastare su ogni piano l’azione razzista e sovranista dell’esecutivo, mettendo in discussione tutti i decreti e i provvedimenti con lotte unificanti tese a costruire un’opposizione di classe duratura nel tempo. Sarà importante contrapporsi alla decisione governativa di aumentare l’IVA, provvedimento che colpirà duramente i più poveri soprattutto al sud. 2. Sviluppare una cultura antiautoritaria nei posti di lavoro come nella società, che riesca a modificare gli orizzonti reazionari, dando vita a lotte sociali in grado di rompere il presente disegno autoritario a partire da una... Leggi tutto

Greta Thumberg capo delle BR

Greta Thumberg capo delle BR
“Greta capo delle BR”. Questa scritta ironica, postata di recente su Facebook, centra il punto nodale emerso dopo le manifestazioni del 15 marzo. Abbiamo visto che cortei enormi, in maggioranza composti da giovani, hanno sfilato lungo le strade di grandi aree metropolitane. Eventi in varie città hanno portato all’attenzione la questione ambientale, dopo che tale tema era scomparso dalle grandi istanze popolari in seguito alla crisi economica del 2007. La pacifica protesta di Greta ha riportato tali tematiche al centro dell’attenzione mediatica. Questo è di per sé un bene. Siamo in un momento cruciale per la sopravvivenza del pianeta, come... Leggi tutto

Continuiamo a fare la scelta giusta

Continuiamo a fare la scelta giusta
Umanità Nova nel numero scorso pubblicava in prima pagina l’appello a partecipare alla Manifestazione nazionale per il clima e contro le grandi opere che si sarebbe tenuta Sabato 23 marzo a Roma. Si trattava di fare una scelta netta e precisa, senza ambiguità, tra il governo, i capitalisti e le loro menzognere promesse di un rilancio dell’economia e di un benessere generalizzato tramite le loro grandi opere e, più in generale, di prosieguo della logica del profitto industriale come priorità non negoziabile in alcun modo, da un lato, ed i movimenti popolari sorti un po’ ovunque in Italia che si... Leggi tutto

Intensificare le lotte

Intensificare le lotte
E’ bellissimo che migliaia di studenti siano in piazza in tutto il mondo in difesa del pianeta e contro chi ha il potere economico e politico, e si comporta in maniera miope e incosciente, distruggendo l’ambiente per i propri immediati interessi. Al di là delle considerazioni sui problemi climatici e sul fatto che sia o meno pensabile e legittimo che i problemi ambientali (non solo quelli climatici) li possano, o li debbano risolvere quelli che li hanno creati, ovvero, gli uomini che detengono il potere economico e politico, pensiamo che le lotte ecologiche debbano cambiare registro. Pensiamo che la lotta... Leggi tutto

L’unica grande opera: la difesa del territorio

L’unica grande opera: la difesa del territorio
Fiumicino, situato nell’area sud-ovest di Roma, rappresenta un territorio nel quale le mega-opere hanno radici antiche e hanno condizionato fortemente lo sviluppo del paese sin dal secondo dopoguerra. La presenza del mare, di vaste aree agricole e vasti territori non urbanizzati, l’hanno reso un oggetto di una serie di progetti infrastrutturali con chiare finalità speculative tra le quali: l’aeroporto intercontinentale (il più grande d’ Italia per numero di passeggeri e per il quale è previsto un raddoppio non necessario), il porto commerciale (per la cui realizzazione sono stati stanziati fondi dalla banca degli investimenti europea), l’interporto e il porto turistico... Leggi tutto

Una vera rivoluzione?

Una vera rivoluzione?
Potrebbe sembrare strano ma agli inizi del Novecento i primi modelli di auto elettriche erano già circolanti ed erano più venduti rispetto a quelli a benzina. La Detroit Electric, un modello stradale, aveva un’autonomia di circa 110 km e raggiungeva la velocità massima di circa 28 km/h che, per l’epoca, era considerata adeguata per spostarsi in città. Il record di velocità era però già stato stabilito nell’aprile del 1899 quando Camille Jenatzy con il suo veicolo elettrico a forma di razzo raggiunse la velocità massima di 105,88 km/h. Date le problematiche legate alla ricarica delle batterie ed alla conseguente limitata... Leggi tutto
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