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2012-2022 L’esempio del Rojava

2012-2022 L’esempio del Rojava
Tra gli anniversari che hanno segnato questo anno 2022 che si sta andando a concludere, tra tante vicende storiche, uno riguarda un fatto che dieci anni fa fece poca notizia, ma che diede avvio ad un processo, ancora in corso, che ha suscitato negli anni enorme attenzione per aver liberato un grande potenziale rivoluzionario in una zona segnata da uno dei più violenti conflitti interimperialisti degli ultimi decenni. Il 19 luglio del 2012 iniziava quella che è conosciuta come Rivoluzione del Rojava. Nel contesto della guerra civile siriana, nel vuoto di potere lasciato dal regime di Assad che si trovava... Leggi tutto

Erdogan: terrore di stato

Erdogan: terrore di stato
Domenica 13 novembre una bomba è scoppiata ad Istanbul, in Istiklal Caddesi nello storico quartiere di Beyoglu, causando 6 morti e decine di feriti. Si è trattato di un feroce attacco stragista perpetrato nel centro della città in una via commerciale e in un orario di punta affollato. L’esplosione di Istanbul evoca una nuova operazione sotto falsa bandiera, una costante nella storia della Turchia. Dopo il golpe del generale Evren, nel 1980, gli attentati in questo paese sono stati una minaccia alla vita della popolazione ed uno strumento per seminare paura e repressione. E’ noto che l’ultima ondata di attentati... Leggi tutto

Rojava. Imminente rischio di invasione turca

Rojava. Imminente rischio di invasione turca
Ieri la Casa Bianca ha diffuso un comunicato sull’accordo raggiunto con la Turchia, per l’istituzione di una “fascia di  sicurezza” lungo il confine Nord della Siria e ad est dell’Eufrate. Trump ha annunciato il ritiro delle truppe statunitensi dal Nord della Siria. Di fatto un via libera alla Turchia, che non ha mai fatto mistero delle proprie mire espansionistiche nelle zone controllate dalle milizie YPG e JPG a difesa della rivoluzione confederale, femminista ed ecologista, cominciata nel luglio del 2012. Il piano è chiaro: ripetere l’operazione che due anni fa ha condotto all’occupazione di Afrin, dopo aver ottenuto il via... Leggi tutto

Collettivo anarchico militante annunciato nel Rojava

Collettivo anarchico militante annunciato nel Rojava
Il 10 gennaio una nuova formazione anarchica militante ha annunciato la sua presenza nel Rojava. Hanno combattuto in molte battaglie, ma ora rendono la loro presenza pubblica come parte del Battaglione Internazionale della Libertà. Si stanno preparando per affrontare l’esercito turco se invade. Oggi, noi, un collettivo anarchico militante, annunciamo la nostra presenza nel Rojava e la nostra partecipazione al nuovo Battaglione Internazionale per la Libertà. Tekoşîna Anarşîst (Lotta Anarchica) è stata costituita nel Rojava nell’autunno del 2017. Ma abbiamo scelto di non rivolgerci verso l’esterno per ragioni strategiche e di sicurezza. Con la minaccia incombente dell’invasione turca, in risposta... Leggi tutto

Solidarietà a Paolo

Solidarietà a Paolo
La Redazione Collegiale di Umanità Nova esprime la propria solidarietà a Paolo Pachino. Di Paolo abbiamo in più occasioni pubblicato scritti e interviste realizzate “in tempo reale” dal fronte del Rojava, dove si era recato a combattere contro lo Stato Islamico. Al momento Paolo si trova agli arresti domiciliari in Italia perché accusato di avere preso parte a dei tafferugli davanti al carcere delle Vallette a Torino ad inizio anno. Pubblichiamo integralmente il suo  “Comunicato scritto al mio rientro”. A Marzo ho deciso di sottrarmi all’obbligo di firma per tornare in Siria, per questo dopo qualche mese e stato emesso... Leggi tutto

Un comunista libertario combattente in Rojawa

Un comunista libertario combattente in Rojawa
Damien Keller, militante nel Battaglione di Liberazione Internazionale (d’ora in poi BLI), durante il periodo della sua militanza, ha testimoniato in rete la sua esperienza nel BLI, i dibattiti in corso e l’evoluzione del processo rivoluzionario nella Federazione democratica della Siria settentrionale. Questo è il mio ultimo post su questo blog. Sono tornato in Europa da alcuni giorni, dopo diversi mesi passati nella Federazione democratica della Siria settentrionale. Con lo YPG-YPJ così come con i comunisti in Turchia e con anarchici di tutti i paesi, ho potuto sperimentare un altro modo di vita tra compagni, necessariamente diverso da quello conosciuto... Leggi tutto

Barilla e Ferrero sostengono lo stato turco

Barilla e Ferrero sostengono lo stato turco
Barilla e Ferrero fanno buoni affari con la Turchia di Erdogan, che ha raso al suolo quartieri e villaggi del Kurdistan turco. La Turchia finanzia e protegge Al Quaeda e l’ISIS. Le truppe di Ankara e le milizie islamiste per 55 giorni hanno bombardato scuole, ospedali, strade e case nella regione autonoma di Afrin, in Siria. 250.000 persone sono state costrette all’esilio, per evitare lo sterminio. Ad Afrin si sperimentavano relazioni politiche e sociali anticapitaliste, femministe ed ecologiste. L’occupazione militare ha portato morte, saccheggi, torture e stupri. www.anarresinfo.noblogs.org Leggi tutto

I nostri partner strategici sono le forze democratiche globali

I nostri partner strategici sono le forze democratiche globali
Rıza Altun, componente del Consiglio Esecutivo della KCK ha analizzato per l’agenzia stampa ANF il tentativo di occupazione da parte dello Stato turco a Afrin, le ragioni della Russia e degli USA, nonché la posizione del movimento di liberazione curdo. Di seguito una versione sintetica delle dichiarazioni di Altun. La situazione in Siria, in particolare quella del governo di Damasco, va analizzata bene. Da cinque, sei anni, la Siria si trova in una guerra grave. Dato che il governo in Siria non poteva reggersi sulle proprie gambe, con il sostegno dell’Iran e dei suoi alleati Hezbollah si è sviluppata una... Leggi tutto

La caduta di Afrin, le piazze solidali di Torino

La caduta di Afrin, le piazze solidali di Torino
Dopo Afrin, il sultano punta a Mambij e Kobane Il 18 marzo Afrin è stata occupata dalle truppe turche e dalle milizie islamiste. I media italiani le chiamano “Esercito Libero”, una sigla che raccoglie varie formazioni salafite: la più nota è Jabhat Al-Nusra, la branca siriana di Al Qaeda. Gli abitanti dopo 55 giorni sotto le bombe sono stati costretti ad abbandonare la città. Gli invasori hanno tagliato l’acqua, l’elettricità, distrutto gli ospedali, per obbligare la popolazione curdofona ad andare in esilio. Erdogan già annuncia il ritorno in Siria di profughi arabi e di curdi jihadisti per sostituire la popolazione... Leggi tutto

Difendere Afrin

Difendere Afrin
Mentre scriviamo queste righe (domenica 18 marzo), la città di Afrin nel nord est della Siria è stata invasa dall’esercito turco e dalle forze alleate del terrorismo fondamentalista islamico ed i resistenti continuano a resistere all’interno con operazioni di guerriglia. In merito a questo, non possiamo che augurare ad Erdogan che i suoi sgherri facciano la stessa fine dell’ISIS che quattro anni fa entrò nella città di Kobanê per esserne poi ricacciati con gli interessi – una “vittoria” che decretò la fine di quello che sembrava una potenza inarrestabile. Nel frattempo ricapitoliamo la vicenda di Afrin e del territorio circostante.... Leggi tutto

Se questo è un ramoscello d'ulivo

Se questo è un ramoscello d'ulivo
L’operazione “ramoscello d’ulivo” è stata avviata il 20 gennaio scorso dall’esercito turco su ordine del governo di Ankara per invadere la città ed il cantone di Afrin, allo scopo di sferrare un duro colpo contro l’esperienza di trasformazione sociale che in questi anni si è sviluppata nella Federazione del Rojava. Questa operazione militare è inserita nella più vasta guerra condotta dal governo turco, sia all’interno sia all’esterno dei confini del proprio Stato, contro la sinistra rivoluzionaria e contro ogni spinta popolare per la libertà. Per comprendere la portata degli eventi di questi giorni, va considerato come negli ultimi cinque anni... Leggi tutto

Niente di cui stupirsi

Niente di cui stupirsi
Quando le formazioni che partecipavano, in varie prospettive, al processo di costruzione dell’esperienza del Confederalismo Democratico combattevano vigorosamente contro le bande del Califfato Islamico, prima difendendo strenuamente Kobane e poi espandendosi verso sud e verso la riva destra dell’Eufrate, queste venivano unanimemente considerate eroiche dai vari media occidentali. Certo, si tendeva a nascondere i caratteri più propriamente politici di quell’esperienza e l’appoggio era un appoggio giocoforza, se non obtorto collo. La contestuale insurrezione in Bakur costringeva Ankara ad aprire le frontiere per permettere ai profughi in fuga dai territori conquistati dall’ISIS di lasciare in relativa sicurezza il territorio del Rojava.... Leggi tutto

Attacco su Afrin, attacco alle donne e al confederalismo

Attacco su Afrin, attacco alle donne e al confederalismo
Introduzione La notte precedente il 20 gennaio 2018, l’esercito turco e i suoi alleati jihadisti hanno attaccato congiuntamente il cantone di Afrin. L’esercito turco ha ribattezzato questa guerra d’aggressione “operazione ramo d’ulivo”, a detta della Turchia, una guerra “difensiva”. Gli avvocati della comunità internazionale non sono d’accordo e affermano il contrario. Nel corso del 2017 – vedi più avanti la cronologia degli attacchi turchi su Afrin nel 2017 – l’esercito turco, armato di artiglieria pesante, ha attaccato almeno una dozzina di volte la zona nord-ovest della Siria col fine di provocare una guerra. In tal senso, l’inizio dell’operazione militare era... Leggi tutto

Report iniziative Defend Afrin

Report iniziative Defend Afrin
Sono trascorsi 58 giorni dal primo attacco dello stato turco ad Afrin in Rojava del gennaio scorso e le iniziative di solidarietà a Roma si sono succedute  come in altre parti d’Italia e nel mondo. Migliaia di persone sono state uccise, scuole ed ospedali bombardati compreso il corridoio aperto dalle unità di autodifesa del popolo e delle donne YPG e YPJ per far passare le centinaia di migliaia di civili. Forte anche l’autodifesa degi abitanti contro l’esercito turco alleato alle forze ribelli siriane e ai jidahisti. Il silenzio della stampa occidentale in mainstream su quanto sta accadendo, in questa nuova... Leggi tutto

Ancora in piazza per Afrin

Ancora in piazza per Afrin
Torino 17 marzo. Ancora in piazza per Afrin. L’esercito turco sta massacrando la popolazione dell’enclave dove si sperimenta il confederalismo democratico, costruendo una società femminista, ecologista, anticapitalista. Oggi tre missili hanno distrutto l’ultimo ospedale della città. L’artiglieria ha colpito una colonna di profughi. Le milizie jihaste e le truppe turche fanno pulizia etnica. L’Europa paga la Turchia perché impedisca a profughi e migranti di lasciare il paese. Di ieri la notizia del versamento di altri 3 miliardi che verranno consegnati al sultano di Ankara. Ad Afrin la gente muore colpita da armi prodotte in Italia, prodotte a Torino. Oggi l’appuntamento... Leggi tutto
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